Florence Nightingale, Henry Dunant e la nascita della Croce Rossa
Florence Nightingale, Henry Dunant e la nascita della Croce Rossa

Il problema del soccorso ai feriti di guerra e del loro adeguato trattamento presso strutture sanitarie militari viene preso seriamente in considerazione solo a partire dalla metà del XIX secolo per merito di Florence Nightingale (1820-1910), che portò all'attenzione del governo inglese e del mondo le terribili condizioni in cui versavano i feriti inglesi durante la guerra di Crimea e propose intelligenti soluzioni per migliorarle, e di Henry Dunant (1828-1910), autore di uno sconvolgente libro-testimonianza scritto a seguito della sua visita al campo di battaglia di Solferino il 24 giugno 1859. È grazie a questi pionieri che le organizzazioni umanitarie, fino ad allora operanti su base nazionale, volontaristica e indipendente, cominciarono a istituzionalizzarsi.

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Florence Nightingale

Affascinata dalla figura del padre, considerato il fondatore della moderna epidemiologia, Florence Nightingale si pone in netto contrasto con il volere della famiglia, che aveva pensato per lei un futuro di madre e di sposa, per dedicarsi alla medicina. Florence Nightingale, Henry Dunant e la nascita della Croce Rossa

Dopo qualche esperienza in ospedali inglesi e tedeschi, Nightingale rimane molto colpita da un reportage della stampa britannica, che informava delle cattive condizioni igieniche e sanitarie in cui si trovavano i feriti inglesi durante la guerra di Crimea (1853-1856). Il 21 ottobre 1854, ottenuto il permesso dall'amico Sidney Herbert, Ministro della difesa inglese, Florence Nightingale parte insieme a 40 infermiere per la Turchia, destinazione Scutari (Üsküdar), dove venivano alloggiati i feriti.

Nell'indifferenza di medici e infermieri, Nightingale constata che non la guerra ma le spaventose condizioni igieniche dell'ospedale costituiscono la prima causa di morte dei feriti. Rientrata in patria, scrive il rapporto per la Royal Commission on the Health of the Army. In quanto donna, non può firmarlo: ma le oltre 1000 pagine di statistiche, critiche e proposte convincono la Commissione per la sanità britannica ad intervenire rapidamente.

Florence Nightingale, Henry Dunant e la nascita della Croce Rossa Secondo l'analisi di Nightingale, le condizioni necessarie perché un ospedale militare possa operare con qualche efficienza sono individuate nella presenza della massima igiene possibile, di acqua e aria pulite e un sistema fognario efficiente. Forse per prima, si rende conto dell'importanza che i locali siano sempre adeguatamente ventilati per prevenire infezioni e la setticemia. Nasce così l'Army Medical College e molti ospedali militari vengono costruiti ex novo o riorganizzati secondo le sue indicazioni.

L'influenza esercitata da Florence Nightingale sul soccorso dei feriti fu immensa e non solo in Europa: il suo manuale per le infermiere, intitolato Notes on Nursing, pubblicato nel 1860, ispirò il corpo volontario della United States Sanitary Commission nella guerra civile americana: Linda Richards, prima infermiera qualificata degli Stati Uniti, fu sua allieva diretta .

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Henry Dunant
Henry Dunant

Se l'interesse per la scienza medica e il problema del soccorso ai feriti furono la vocazione dell'intera vita di Florence Nightingale, il caso di Jean Henri Dunant (1828-1910) è molto diverso. Umanista e imprenditore ginevrino, animato da una fervente fede religiosa di stampo calvinista, fin da giovane si impegna in numerose attività caritative e filantropiche che, a causa della sua ingenuità, si trasformano in catastrofici rovesci finanziari. Florence Nightingale, Henry Dunant e la nascita della Croce Rossa

Proprio per rimediare alla bancarotta che minaccia una grande impresa caritativa avviata in Algeria, Dunant cerca di persuadere Napoleone III a intercedere in suo favore presso banche e creditori, scrivendo un'opera in suo onore: L'empire de Charlemagne retabli, ou le Saint-Empire Romain reconstitue, par Napoleon III.

Napoleone III, impegnato contro le truppe austriache in Italia, si mostra seccato di quell'encomio inopportuno e rifiuta di ricevere Dunant: che rimane però accanto all'imperatore e assiste alla battaglia di Solferino, il 24 giugno 1859.

La visione del campo di battaglia il mattino dopo è agghiacciante e Dunant dimentica tutto il resto: nell'immediato chiede, e ottiene, che i medici austriaci fatti prigionieri siano liberati per curare i feriti; rientrato in patria, si chiude in casa a scrivere Un Souvenir de Solférino, pubblicato a sue spese nel 1862. Florence Nightingale, Henry Dunant e la nascita della Croce Rossa

L'opera è sconvolgente. Nella prima parte Dunant descrive gli eventi di guerra come in un libro di storia, mettendo l'accento sulle personalità più in vista e gli eventi militari; nella seconda invece assume la prospettiva dei soldati: e racconta di centinaia di uomini, feriti o morenti, abbandonati nei campi o nelle chiese, assistiti solo da alcune donne di Castiglione delle Stiviere.

Criticato dalla Nightingale per l'eccessivo patetismo e la mancanza di una visione razionale dei fatti, Un Souvenir de Solférino riceve l'unanime ammirazione degli scrittori (fra cui i fratelli Goncourt, Charles Dickens e Victor Hugo) e smuove la coscienza di un giovane giurista, Gustave Moynier, futuro fondatore della Croce Rossa.

Da quel momento, Moynier e Dunant collaborano, non senza contrasti, alla creazione di una istituzione internazionale preposta al soccorso dei feriti in guerra: la Croce Rossa.

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Nasce la Croce Roa
La nascita della Croce Rossa

Su iniziativa di Gustave Moynier, già fondatore del Comitato dei Cinque all'interno della Societé d'utilité publique (una istituzione svizzera non governativa che si occupava di problematiche socio-culturali), viene convocata a Ginevra la prima Conferenza Internazionale, tenutasi il 26 ottobre 1863, con la partecipazione di 31 delegati per 16 stati.

La Conferenza è un successo. Viene ideato il simbolo della croce rossa e vengono concordati, sia pure fra numerose difficoltà, i dieci punti stilati da Moynier e Dunant, sottoscritti dai rappresentanti delle nazioni presenti.

L'aspetto più interessante, che fu anche causa di duri contrasti all'interno del Comitato dei Cinque e in particolare proprio fra Moynier e Dunant riguardava l'estensione della neutralità ai militari feriti, al personale medico e ai civili che si prendevano cura di loro.

Negli anni vengono organizzati numerosi congressi internazionali, che vedono il coinvolgimento di numerosi paesi (fra i primi paesi extra europei figurano gli Stati Uniti e il Messico), e l'ampliamento delle regole a tutela dei feriti: che dal 1867 prevede l'estensione del principio di neutralità alle guerre per mare, il contrasto ai furti perpetrati a danno dei feriti e l'obbligo della identificazione dei morti, dei feriti e dei prigionieri per trasmettere le notizie alle famiglie.

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